lunedì 12 agosto 2013

Christian, di nome e di mestiere-disse il prete dopo una breve funzione ;)


Domenica 11 Agosto, nel giorno di Santa Chiara, che a differenza del resto della famiglia festeggiava il suo onomastico godendo della frescura del mare in qualche posto imprecisato dell' isola di Sardinia, il piccolo Christian fa il suo ingresso nella società cattolica, presentato ai santi nella scenografica chiesa di nostra Signora dell' Acquasanta, con una funzione un tantino prolissa, con tanto di esorcismo e rinuncia a Satana!


L' antica credenza che nelle ore più calde della stagione di Agosto si cercasse refrigerio in chiesa è stata confermata anche in questa ricorrenza, facendo registrare, al momento della distribuzione delle ostie ben 15 persone estranee all' evento e solo 4 intervenute invece per il battesimo.


La lunga funzione è stata allietata dalla prozia Alba, che senza sforzo alcuno ha regalato momenti di ilarità, contenuti a fatica dai pochi eletti nelle sue immediate vicinanze, trattando di svariati temi, quali la sicurezza dell' edificio, il pericolo di incendio a causa del cero battesimale, il pericolo di scivolamento a causa dell'olio battesimale e le improbabili " mise" di invitati e scrocca frescura!


E finalmente arriva il momento della festa, un tripudio di azzurro e bianco, impreziosito da tartine ai funghi, barchette farcite, cuoricini di vol au vent, cupcakes al salmone e robiola della sottoscritta , pizza, focaccia al formaggio, capperi freschi e olive giganti! L' aria è fresca, il sole piano piano scende illuminando le montagne circostanti, che forse sono colline, ma hanno una presenza così maestosa e in questa cornice sono le protagoniste incontrastate, insieme al cielo blu e alle campane delle caprette. Otto il pony a tratti incuriosito ci osserva dall' alto, poi scrolla la bianca criniera e torna a far dell' altro.


Il piccolo Christian non cede al sonno e resta vigile e attivo tra le braccia di tutti a turno, mentre si contorce per stare in piedi e per raggiungere qualche spalla da mordicchiare con le gengive, i bambini elettrizzati dallo zucchero di torta e caramelle sono inarrestabili tra palle, bolle di sapone e scivolo. Ahhhh, soddisfazione, fresco, famiglia...a questo servono le feste, a riunirsi e a guardarsi per vedere senza chiedere e poter andare a casa tranquilli...storie di immensa felicità, scrisse una volta mio cugino Manuele...